Le statistiche dicono che la permanenza media di una persona davanti al computer è aumentata decisamente. Questo fa alzare il livello di guardia con preoccupazioni per la salute.
Se alcuni anni fa la grande preoccupazione era la cosiddetta net slavery, la dipendenza da rete che portava tutte le persone connesse a Internet per molte ore al giorno a scompensi emotivi anche gravi, ora l’urgenza determinata da molti medici per chi resta ore e ore davanti al computer, è soprattutto di carattere ortopedico.
Se è vero che il computer è tecnicamente molto più evoluto rispetto ai modelli di alcuni anni fa, che comportavano notevoli rischi anche per la vista, poco è cambiato sotto l’aspetto dell’educazione con la quale ci sediamo davanti al monitor.
Sono diverse le patologie e i rischi per chi si trova a lavorare per molte ore ogni giorno davanti a un monitor: problemi di vista, ma soprattutto di postura e di tensione alle articolazioni. Stare seduti per molte ore alla scrivania non è mai salutare, anche se non si resta davanti al PC. Certo, il monitor non aiuta. Per non parlare dei campi magnetici le cui conseguenze sono sempre più gravi e ancora al vaglio della medicina legale che si occupa dei rischi di chi lavora.
Il problema è in modo particolare la postura che finisce per causare tensione ai muscoli delle spalle e della schiena, oltre a una posizione innaturale del collo. Il peso della testa, perché la obblighiamo a stare dritta per ore davanti allo schermo, finisce per creare danni e infiammazioni a tutta la zona cervicale.
I medici hanno definito l’innaturalezza con la quale stiamo per ore davanti al computer, compromettendo la posizione delle braccia e delle spalle, sindrome da impingement. Una tensione che può portare conseguenze sia alla cuffia dei rotatori delle spalle, che all’infiammazione del tendine del bicipite, oltre a tendinite e tunnel carpale.
Alzarsi, evitando di restare per ore e ore davanti al computer fino a quando il lavoro non è completamente finito, è fondamentale. Che si tratti di scrivere, calcolare, disegnare o anche semplicemente di guardare dei video, non è mai una buona idea stare immobili nella stessa posizione.
A questo bisogna anche aggiungere il fatto che molto spesso stiamo davanti al computer non solo per lavoro, ma anche per ‘piacere’. L’aggiornamento attraverso le notizie, la navigazione sui vari social network, l’interazione tra le varie app che viene effettuata non dal telefonino ma più comodamente attraverso il nostro computer, finisce per occupare molte ore della nostra giornata. Che affaticano ulteriormente un fisico già provato da ore e ore di lavoro in una posizione assolutamente innaturale.
Oltre a questo va sottolineato che la mancanza di movimento può causare la degenerazione del tessuto connettivo e la perdita di massa muscolare.
Per prevenire questi problemi posturali e di articolazioni delle spalle, ci sono pochi consigli, tutti utili. il primo è quello di sgranchirsi, di muoversi di tanto in tanto, soprattutto non appena avvertiamo una certa tensione muscolare tra le spalle, lungo la schiena, dietro al collo.
Organizzarsi la propria postazione di lavoro è sicuramente fondamentale. La scrivania non deve essere né troppo alta né troppo bassa. Così come l’altezza della seduta sulla quale ci appoggiamo, che deve essere regolata perfettamente per evitare angoli innaturali a mani e braccia. L’utilizzo di una sedia ergonomica con sospensioni idrauliche in grado di regolare l’altezza per consentire che entrambe le piante dei piedi poggino completamente a terra, serve a molto.
Ma anche l’educazione è fondamentale. Purtroppo pochi di noi hanno maturato l’abitudine che ci consente di stare seduti correttamente davanti a uno schermo. Non per nulla sono moltissimi i corsi di formazione professionale che in questi ultimi anni cercano di limitare i danni del lavoro d’ufficio reimpostando la postura di impiegati e dipendenti.
Sono sempre di più le aziende che incoraggiano i propri dipendenti a effettuare micropause di lavoro nel ciclo delle tradizionali otto ore d’ufficio. E questo riguarda anche i liberi professionisti, quelli che non timbrano il cartellino ma che accumulano un grande peso di efficienza direttamente sulle proprie spalle. Sono pesi che, purtroppo, alla lunga rischiano di costare cari in ortopedico, fisioterapista o, peggio ancora, in medicine e antinfiammatori.
L’ideale sarebbe alternare sessioni di 30-40 minuti ad almeno cinque minuti di pausa nel corso dei quali non ci si limita alla sigaretta o a un caffè ma ci si sgranchisce facendo due passi lungo il corridoio, effettuando piccoli esercizi di stretching. Cose che non devono mettere in imbarazzo e che sono assolutamente naturali: stendere le braccia sopra la testa, ruotare le spalle, fare qualche piegamento laterale e stirare la schiena in modo da ridare tensione a muscoli troppo contratti.
Qualche ora di palestra nel corso della settimana, abbinata a un buon numero di ore di esercizio aerobico, è fondamentale. Basta anche una ottima camminata a passo veloce rinunciando a qualche fermata di mezzo pubblico per andare e tornare dall’ufficio verso casa per aiutare il metabolismo. L’esercizio fisico è sempre la prima risposta per aiutare il nostro muscolo più importante, il cuore. Fondamentale è anche bere, e reidratare continuamente un organismo che stiamo stressando con ore e ore di lavoro e che di tanto in tanto ha bisogno di un elemento insostituibile: l’acqua.
Per quanto i computer oggi siano molto meno impattanti rispetto agli strumenti anche solo di 5-10 anni fa, è sempre fondamentale regolare in modo accurato la luminosità dello schermo. Che sia sufficiente ma non troppo brillante. Per chi scrive per molte ore al giorno, è consigliabile impostare il proprio software in modalità black. E dunque scrittura bianca su foglio nero. Meglio per la vista, per il consumo energetico ma anche per il processore.
In sintesi, stare seduti davanti al computer per molte ore ogni giorno può causare problemi posturali e di articolazioni delle spalle. Tuttavia, seguendo questi consigli, puoi prevenire i problemi e mantenere il tuo corpo in salute. Fare frequenti pause, svolgere esercizio fisico regolare nel corso della settimana e, se necessario, e utilizzare un supporto per le spalle.